“Solo una storia” nasce dalla volontà di raccontare una rabbia giovanile confusa, priva di ideali, un esperimento dal valore politico, dove i sentimenti appaiono refrigerati e paradossali. Un confronto “inanimato” nel senso di “svuotato delle anime” ,di un gruppo di amici che riunitosi per goliardia, in maniera quasi del tutto inconsapevole e attraverso metaforiche spartizioni di potere, rappresentate talvolta dai più comuni oggetti di consumo di massa, si ritroverà catapultato in una straniante divisione tra vincitori e vinti.
Una mera degenerazione dell’ universo giovanile contemporaneo. Una provocazione?
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